Contatti

Responsabile: Tiziana Marotta - tel. 0917409181
Email: t.marotta@comune.palermo.it
Indirizzo: via delle Pergole, 74 Palermo

Orario

  • Dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00

Benvenuti sul sito della Biblioteca etnografica Giuseppe Pitrè del Sistema Bibliotecario Cittadino
 
La Biblioteca è ubicata nel recuperato seicentesco Palazzo Tarallo, posizionato nel cuore del mercato storico di Ballarò, a poca distanza dall’Archivio storico comunale, dalla Biblioteca comunale e dal monastero dell’Assunta, che fu la prima sede del Museo Pitré nel 1910.  Si trova nel mandamento Palazzo Reale, a ridosso delle mura di Santa Agata, tra via delle Pergole e via Chiappara al Carmine, nel cuore dell’antico quartiere dell’Albergheria. Esso costituisce una preziosa testimonianza dell’architettura civile nobiliare “minore” sei-settecentesca della città.

In primo piano

SERVIZI AL PUBBLICO

 

La Biblioteca etnografica G. Pitrè presso Palazo Tarallo è aperta per la consultazione.

È allestita nei saloni al secondo piano (intitolati a Giuseppe Bonomo, di recente scomparso), con sala di lettura dove sono stati collocati i busti di Giuseppe Pitrè, di Giuseppe Cocchiara (quest’ultimo di Giovanni Rosone) e del poeta Ignazio Buttitta (opera dello scultore Giacomo Rizzo). Contiene la biblioteca specializzata del Museo Pitrè, con esclusione del Fondo manoscritti e rari (che rimane nella sede storica della Palazzina Cinese), ed i circa 3 mila volumi donati dal professore Bonomo, oltre a numerosi periodici e ad una consistente raccolta di tesi specialistiche svolte da studenti universitari. La biblioteca possiede anche un’importante documentazione iconografica, comprendente una prestigiosa raccolta di stampe e fotografie di autori diversi, come Interguglielmi, Incorpora, Giannone, Uzzo.

Da giugno '22 il Palazzo è diventato anche Museo  della cartolina d'epoca grazie alla donazione Perricone. Si tratta di una collezione di 8000 pezzi d'epoca di cui circa 6500 vanno dalla fine dell'800 ai primi anni '40 del Novecento. 

Museo della cartolina d'epoca

 
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00

Cartoline, gentile testimonianza di un mondo che non è più. Un rettangolo di cartoncino illustrato che racconta vecchie storie. Potete apprezzarle come testimonianza di epoche lontane, dal punto di vista estetico oppure per i contenuti. Se il tema è una città, il suo passato potrà rivivere miracolosamente. Queste sensazioni si possono provare al Museo della cartolina d’epoca di Palermo, appena inaugurato a Palazzo Tarallo di Ferla – Cottone d’Altamira, in via delle Pergole 74, vicino a Porta Sant’Agata, nel cuore dell’Albergheria. L’edificio, comprato dal Comune circa quarant’anni fa, è anche la seconda sede del museo Pitrè e ne ospita la biblioteca etnografica.

Giulio Perricone che, donando al Comune 6.500 cartoline dal 1890 al 1940 della sua straordinaria collezione, ha dato vita al museo. Cartoline che furono studiate insieme a Rosario La Duca che comprese il loro valore documentario per la storia della città. “Le cartoline – dice Perricone, tra l’altro presidente dell’Unione filatelica siciliana – sono andate in pensione da qualche decennio. Oggi si manda una foto in tempo reale dal telefonino. Ma quante cose possono raccontarci!”.

Cartolina del 1890, la pià antica della collezione

La cartolina che riguarda Palermo con la data più antica porta un bollo del 22 aprile 1890 e viaggiò da Amalfi a Londra con l’effige della Zisa. Nella prima stanza si trovano delle bacheche con cartoline scelte da Pitrè e stampate dall’editore Sandron. Poi si passa la porta del museo vero e proprio dove tre grandi bacheche magiche contengono centinaia di cartoline, tra espositori e cassetti. La visita merita tempo e attenzione, perché ogni cartolina può contenere sorprese e particolari affascinanti. Per esempio, un allevamento di struzzi alla Favorita che serviva ad inizio Novecento a rifornire il boa o il cappello delle signore alla moda. Altre raffigurano mestieri scomparsi, dal venditore di latte fresco con mucca al seguito, all’acquaiolo fino ai mercanti di fichi d’India.

Museo Giuseppe Pitrè

Venne fondato nel 1909 da Giuseppe Pitrè, folclorista e studioso di costumi e tradizioni popolari, che, in molti anni di appassionata ricerca, raccolse quel materiale che oggi costituisce il nucleo centrale del Museo.

Inizialmente sistemato in un ex convento del centro storico di Palermo, dal 1934 fu trasferito nella dèpendance della Palazzina Cinese. Il Museo conserva circa 4000 oggetti, tra costumi, pupi, carretti, presepi, ceramiche, stampe popolari religiose, ex voto, pitture su vetro, che testimoniano la vita e la cultura popolare della Sicilia.

Gli oggetti che compongono la ricca collezione sono ordinati nei locali destinati in origine alla servitù della Palazzina Cinese, distribuiti attorno ad un cortile a croce. Di notevole interesse è la “sala delle carrozze” dove si possono ammirare due splendide carrozze appartenute al Senato palermitano; la “sala Restivo” che ospita carretti siciliani e la sala dedicata ad antichi presepi; raccolta di alcuni archetipi di costruzioni, che illustrano, attraverso le varie dominazioni cui è stata sottoposta la Sicilia, l'evolversi delle abitazioni, dal pagliaio alla dimora recente etc.

A sinistra dell’ingresso del Museo è posta la Cappella realizzata intorno al 1804, di perimetro quadrato all'esterno, mentre l'interno è a pianta circolare con fascia anulare, presenta otto colonne con nicchie e passetti e cupola. Tramite una galleria si entra al piano superiore dove la famiglia reale poteva assistere al rito religioso.

Il museo si trova all'interno del complesso della Casina Cinese del Marvuglia in Viale Duca degli Abruzzi, 1

E' aperto tutti i giorni compreso il sabato e la domenica, con ultimo ingresso alle ore 17:00

Per l'accesso è gradita la prenotazione (chiamare il museo tel.: 0917409008)

Il biglietto è acquistabile sul posto

Visita il museo

Contatti

Responsabile: Tiziana Marotta - tel. 0917409181
Email: t.marotta@comune.palermo.it
Indirizzo: via delle Pergole, 74 Palermo

Orario

  • Dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00

Condividi: